Ex AD ed ex Presidente Mps indagati a Siena e Milano
Nuvole nere si addensano sopra le teste degli ex massimi vertici della Montepaschi e sono nuvole pesanti. Per la Procura senese le indagini vertono sul reato di falso in bilancio perché gli allora vertici di Mps inserirono in Bilancio dei derivati facendoli passare per Titoli di Stato.
Proprio in virtù di questa manovra, nel giugno 2012 la Banca senese usufruì di aiuti di Stato, poiché ufficialmente Mps avrebbe esposto perdite derivanti da Titoli di Stato mentre si trattava di speculazioni temerarie in derivati. Due consiglieri dal CdA della Banca sospettarono qualcosa di anomalo e chiesero al Consiglio stesso l’approvazione di una mozione di responsabilità che, però, venne respinta anche dal rappresentante del Governo.
Da lì il ricorso alla Magistratura che ha aperto un’inchiesta in seguito alla quale i due ex dirigenti della Banca sono iscritti nel Registro degli indagati. Un analogo procedimento è avviato dalla Procura di Milano, con l’ipotesi di reato di manipolazione del mercato. I due consiglieri dell’Mps sono stati tenaci e non si sono arresi allo scontro con i potenti vertici bancari e ora la palla passa alla Magistratura che farà il suo lavoro mettendo in luce ogni responsabilità, se confermate.
Gli attuali vertici di Mps stanno collaborando con la Magistratura per determinare le responsabilità sulla vicenda.