L’assessore Beccalossi ed il calcio

Sono stati spesi, ormai, fiumi di parole sul contratto di sponsorizzazione della nostra Nazionale di calcio ed una società di scommesse: contratto che ha fatto parlare sino allo sfinimento e che ha messo Carlo Tavecchio in una brutta situazione dalla quale voleva uscirne “in bellezza” e non si sa, in effetti, quale sia stato il risultato di tanto “dire e disquisire” e di tante colpe che gli sono state addossate. Colpe ritenute a suo carico, sopratutto dal “segmento dei benpensanti” che non potevano immaginare di vedere accostata la Nazionale ad una azienda “così demoniaca” e poco rappresentativa del popolo italiano.

E “ci piace” anche segnalare che sull’argomento di questo “malcapitato contratto” sia intervenuto l’Assessore lombardo Viviana Beccalossi poiché, sul “suo dire”, indipendentemente da come uno la pensi, è sempre interessante disquisire e, sopratutto, vedere “un punto di vista diverso da chi scrive” e sopratutto vedere da un punto di vista di un personaggio che “odia con tutte le sue forze” il mondo del gioco d’azzardo.

Ecco, quindi, il “Beccalossi-pensiero” relativamente alla “malaugurata idea” di accoppiare la nostra Nazionale di calcio ad una azienda di scommesse, posto che la Nazionale incarna valori assolutamente diversi da quelli che si possono accomunare al gioco d’azzardo che, mai come in questo periodo, è preso di mira da tutte le parti, politiche e non e del quale si dice il peggio possibile in virtù delle conseguenze che possono discendere dall’abuso di gioco nei vari casino online italiani. E qui, ovviamente, è entrato a “gamba tesa” l’assessore lombardo che fa propriamente suo, come baluardo, il “no azzardo-no slot” ed ha consegnato a Carlo Tavecchio, Presidente della Federazione Italiana Gioco Calcio, la maglietta della nuova campagna “anti ludopatia” che è stata promossa dalla Regione Lombardia e che reca la scritta “Non giocarti gli affetti.

Vinci solo quando smetti”. Campagna che è supportata da una documentazione che faccia facilmente comprendere come il fenomeno della ludopatia sia realmente una “piaga sociale del terzo millennio” e far comprendere alla Figc quanto può essere stata sbagliata la decisione della Nazionale azzurra di farsi sponsorizzare da una società che promuove il gioco d’azzardo.
Viviana Beccalossi ha anche consegnato allo stesso Tavecchio un manifesto contro la ludopatia delle Regioni Italiane ed anche la lettera inviata dai Sindaci della Lombardia al nostro Premier Renzi per fronteggiare la diffusione del Gap, spiegando che combatterà con tutte le sue forze la decisione di associare l’immagine della nostra Nazionale di calcio a chi promuove il gioco d’azzardo. Carlo Tavecchio ha invitato, quindi, l’assessore ad un confronto sulla materia, sottolineando e garantendo che i soldi introitati dal contratto di sponsorizzazione ormai chiuso, andranno anche a supportare iniziative per la cura e prevenzione della ludopatia.

In questo “fatidico” incontro erano presenti personaggi vicini allo sport come Gianni Rivera, PierLuigi Collina, Adriano Galliani e Demetrio Albertini ai quali sono state sottoposte e spiegate, quasi in ogni dettaglio, le iniziative della “strenua” battaglia che lo stesso Assessore Beccalossi con tutto il suo cuore caldeggia e “propugna” nei confronti del gioco d’azzardo pubblico e con la quale si impegna a “far sparire” il settore dal “suo” territorio.