Come cambiare le abitudini sbagliate: 3 consigli utili
Tutti, almeno una volta, ci siamo trovati davanti alla necessità di cambiare delle abitudini negative per la salute mentale o fisica. Quando si chiama in causa questa situazione, sono tante le domande che si affacciano alla mente. C’è chi, preso dalla confusione, decide di farsi aiutare da uno specialista (coach o psicologo). C’è chi, invece, decide di procedere totalmente da solo. Nessuna strada è giusta o sbagliata. Come mai? Il motivo è molto semplice e riguarda il fatto che, qualsiasi sia il percorso intrapreso, la svolta deve partire dal focus sulle risorse personali (i professionisti sopra citati aiutano a trovarle e a gestirle nel migliore dei modi).
Alla luce di ciò, si possono prendere in considerazione alcuni consigli validi a livello generale. Nelle prossime righe, sperando di aiutarti a capire qualcosa di più, ne abbiamo selezionati tre.
L’importanza della chiarezza degli obiettivi
Cambiare abitudini particolarmente negative per il benessere significa, per forza di cose, ragionare per obiettivi. Questi ultimi devono essere il più possibile chiari. Facciamo un esempio concreto per capire meglio. Immaginiamo il caso di una persona che vuole smettere di fumare. Non basta, in situazioni del genere, dire “Voglio dire addio alle sigarette”.
Essenziale è entrare nel vivo ed esprimersi specificando, per esempio, entro quanto tempo si ha intenzione di ottenere il risultato. L’obiettivo, in questo caso, deve essere sensato. I fumatori incalliti difficilmente riusciranno a mettere totalmente da parte le bionde in una settimana. In 3/4 mesi, con l’aiuto della sigaretta elettronica, del cerotto o dell’ipnosi – giusto per citare alcuni ausili oggi molto utilizzati – si hanno più chance di concretizzare il proprio goal.
Il potere della visualizzazione
Da diversi anni a questa parte, si parla sempre di più della visualizzazione e della sua efficacia. Metterla in primo piano nella propria quotidianità può aiutare anche a dire addio ad abitudini negative? Assolutamente sì! Guardiamo ancora una volta all’esempio del punto precedente. Una persona che ha intenzione di smettere di fumare, può – senza rinunciare a percorsi correlati come quelli che abbiamo citato nelle righe precedenti – visualizzare mentalmente le conseguenze del risultato.
Ci si può ritagliare del tempo durante la giornata per immaginare delle passeggiate all’aria aperta vissute senza affanno, oppure la stessa situazione durante l’esercizio della propria attività sportiva preferita. Un’altra alternativa utile prevede il fatto di visualizzarsi con i vestiti privi di puzza di fumo o senza i denti rovinati (complicanza del tabagismo che, molto spesso, provoca forti compromissioni relative all’autostima).
Dividi il percorso in piccole tappe
Come già accennato, nel momento in cui si ha intenzione di cancellare dalla propria quotidianità una o più abitudini dannose bisogna procedere tenendo conto dei tempi e del loro essere o meno sensati. Per fortuna esistono diversi trucchi per gestire al meglio questo aspetto! Se ci si accorge, per esempio, che un obiettivo da raggiungere a medio/lungo termine è eccessivamente gravoso, si può dividere il percorso in piccole tappe.
Le giuste tecniche ti permettono di cambiare rapidamente abitudini cattive che ti porti dietro da anni. Pensare di dire addio alla vita sedentaria che conduci da tempo immemore correndo i cento metri nel parco sotto casa da subito è il miglior modo per perdere qualsiasi motivazione. Diverso, ribadiamo, è cominciare per tappe. Puoi parcheggiare la macchina un po’ più lontano dall’ufficio rispetto al solito il primo giorno, così da avere la necessità di fare un pezzo a piedi e, dopo una settimana, accettare l’invito di quel collega che ti chiede da tempo di aggregarti a un gruppo di corsa.
Non dimenticare infine una cosa: ogni volta che “porti a casa” uno di questi piccoli traguardi, gratificati. La ricompensa, infatti, è un aspetto nodale quando si parla del raggiungimento di obiettivi importanti nella vita.