Come calcolare il valore di un immobile?
La compravendita di una casa o di uno stabile, in generale, rappresenta un processo decisamente significativo e ricco di variabili in gioco. Che si tratti della prima casa, una scelta molto importante nella vita di ognuno, o di un investimento per il futuro, l’acquisto di una casa, così come la vendita, rimane qualcosa da non prendere di certo sottogamba. Quando si acquista, occorre calcolare il valore di un immobile prima di procedere con una spesa poco congeniale alle proprie esigenze, mentre quando si vende occorre fornire ogni informazione importante al potenziale acquirente.
Il calcolo del valore di un immobile è un processo che segue numerosi passaggi. Quando si vende, poi, si è a conoscenza o, quantomeno, si può fare un pronostico, di quanto, di fatto, l’immobile valga, in funzione delle caratteristiche strutturali ed altre qualità, come quelle energetiche. È risaputo che, da questo punto di vista, una casa nuova valga sicuramente di più di un immobile datato.
Trovare la migliore offerta luce e gas in circolazione è sicuramente un’ottima mossa, ma se mancano le innovazioni tecnologiche, il risparmio non sarà mai davvero elevato, non come potrebbe essere in una casa all’avanguardia. Per questo motivo, è necessario tener conto degli eventuali interventi di cui una casa potrebbe necessitare prima di essere messa sul mercato. Nelle prossime righe, comunque, scopriremo come calcolare il valore di un immobile step by step.
Come calcolare il valore di un immobile nel pratico
La prima cosa di cui si va a tener conto quando si calcola il valore di un immobile è il valore di mercato, ossia una rappresentazione del prezzo a cui l’immobile verrebbe venduto sul libero mercato. Esso è dato dall’equilibrio tra l’offerta e la domanda del mercato in funzione della data di valutazione. Il valore di mercato differisce dal valore catastale, tenendo in considerazione le caratteristiche dell’immobile, che siano esse tecniche oppure economiche.
Se si intende calcolare, il valore di mercato, allora bisognerà moltiplicare la superficie commerciale dell’immobile per la quotazione al metro quadro, tenendo però conto dei coefficienti di merito, di cui tratteremo in seguito. In ogni caso, è fondamentale tenere presente che una stima del valore errata può portare ad un prezzo troppo alto, allungando in maniera drastica il processo di vendita o, al contrario, rischiare di svendere l’immobile ad un prezzo di troppo più basso.
Si dovrà, poi, andare ad esaminare la superficie commerciale dell’immobile, ossia tutte le superfici coperte, le terrazze e i balconi e le quote percentuali delle superfici di pertinenza. Si parla di mura perimetrali che vanno calcolate totalmente fino ad un massimo di 50 cm, della mansarda, di cui si considerano percentuali limitate, dei soppalchi, le verande, le taverne ed i seminterrati, oltre ad attici, cortili e giardini, garage, portici e cantine.
Valore al metro quadro e coefficienti di merito
Quando si parla di valore al metro quadro ci si riferisce ad un tipo di valore che tiene conto di posizione geografica dello stabile, condizioni di esso e lo stato di conservazione. Viene aggiornato semestralmente dall’Agenzia delle Entrate. Le quotazioni immobiliari forniscono minimi e massimi dei valori di mercato, venendo distinte per immobili.
Per quanto riguarda i coefficienti di merito, invece, essi possono andare ad inficiare in maniera negativa o positiva sul prezzo dell’abitazione. Sono relativi al piano, allo stato dell’immobile e all’età, oltre che alla dotazione dell’impianto di riscaldamento e all’esposizione e la vista. Infine, per calcolare il valore dell’immobile, quindi, bisogna moltiplicare la quotazione al metro quadro per la superficie commerciale, con i coefficienti di merito, a cui unire la classe energetica, la categoria catastale e la sua posizione.