Come sono nati i cocktail: una panoramica generale

I cocktail sono da molto tempo un elemento fondamentale di qualsiasi festa e ritrovo. Ma come sono nati? Quando è iniziato questo fenomeno? Probabilmente non esiste un’unica risposta a tali domande, ma possiamo fare alcune congetture sulla storia dei cocktail, così come si fa durante e all’interno dei corsi per diventare barman.

In questo articolo, daremo un’occhiata alla nascita di queste bevande iconiche ed esamineremo le loro origini nell’arco delle diverse epoche fin dall’inizio del XIX secolo. Analizzeremo anche la diffusione internazionale che hanno avuto i vari tipi di cocktail, contribuendo così ad arricchire il nostro patrimonio culturale e culinario comune. Siete pronti per scoprire qualcosa sulla storia dei più famosi drink alcolici? Allora iniziamo subito!

Le origini del termine e la prima ricetta documentata

Il termine cocktail fa la sua prima comparsa nel 1806, quando un giornale di New York, intitolato The Balance and Columbian Repository, pubblicò una descrizione di un cocktail composto da alcool, zucchero, angostura (un tipo di amaro) e acqua gassata: la descrizione indicava che questo cocktail si sarebbe consumato con ritmo veloce, perché era stato progettato soprattutto per stimolare la digestione e per renderla più efficace. Ma le origini del termine sono molto più antiche rispetto a questa pubblicazione: come suggerisce il termine stesso, un cocktail è una bevanda mista o secondaria, creata mischiando diverse bevande alcoliche insieme.

La prima ricetta documentata di un cocktail risale addirittura al 1750: compilata dal dottor Johann Friedrich Gmelin, un professore di botanica tedesco, era una ricetta per il famoso cocktail balsamico. Nei tre ingredienti fondamentali – acquavite, olio essenziale di menta e acqua gassata – si trova già l’idea basilare degli odierni cocktail, arbitrariamente mescolati secondo il gusto del consumatore.

Da allora, i drink sono diventati sempre più diffusi e le loro ricette sono state straordinariamente migliorate.

L’evoluzione dei cocktail: dall’epoca coloniale al proibizionismo

L’origine dei cocktail risale all’epoca coloniale, quando la popolazione americana ricorse a miscele alcoliche per rimediare a molteplici e diversi problemi: da allora i cocktail hanno goduto di una crescente popolarità.

  • Durante l’epoca vittoriana, il consumo di cocktail era associato a uno stile di vita aristocratico e sofisticato e i drink presero il nome di cocktail, dalla forma della classica coppa che li conteneva.
  • Nel corso del XIX secolo, con l’aumento della popolarità dei cocktail, i mixologyst delle sale da cocktail iniziarono a sperimentare con nuovi ingredienti: molti degli ingredienti utilizzati sono ancora comuni nei cocktail moderni, come la vodka, il whisky o il gin.
  • Nel XX secolo, i cocktail hanno subito un ulteriore sviluppo durante il proibizionismo. In questo senso, i cocktail si diffusero rapidamente tra le persone che desideravano sfuggire alla repressione del governo federale.

Dopo la fine del proibizionismo, i cocktail rimasero popolari in America e iniziarono a diffondersi anche in Europa.

I cocktail trend degli ultimi anni

Negli ultimi anni si è registrata una tendenza sempre più forte verso i cocktail particolarmente elaborati, originati sia grazie all’impiego di nuovi ingredienti e tecniche sia grazie alla rivisitazione o la rielaborazione di ricette storiche.

  • Alcuni degli elementi che hanno guidato queste tendenze sono l’impiego di ingredienti più ricercati e particolari, come l’utilizzo di elementi speziati, tra cui menzioniamo peperoncini e curcuma, e l’introduzione di nuovi alcolici, come gin e vodka, oppure ancora prodotti a base di erbe aromatiche.
  • Inoltre, è tornata di moda la riscoperta di antichi distillati come vini aromatizzati e liquori fortificati.
  • Infine, il concetto del cocktail artigianale ha preso piede: ingredienti biologici, con origine locale o selvatica, e prodotti stagionali hanno cominciato a entrare a far parte della lista della spesa della maggior parte dei barman.

Insomma, la tendenza a miscelare cocktail moderni è sempre più forte e ormai è un must per molte persone frequentare locali dove sono serviti drink elaborati e originali.