Erasmus in Europa: perché è un’esperienza importante
Quella dell’Erasmus in Europa è una bella esperienza che viene fatta spesso da tantissimi giovani, anche del nostro Paese. Si tratta di un modo innovativo per fare un’esperienza nuova all’estero, rinunciando anche in parte, per un determinato periodo di tempo, alle abitudini che si hanno in Italia, per avere a disposizione un nuovo ambiente in cui vivere le proprie giornate all’insegna dello studio e (perché no?) anche della spensieratezza. Ma l’Erasmus in Europa è qualcosa di molto positivo per diversi motivi, non solo perché permette di vivere delle esperienze nuove alla scoperta di nuovi costumi e di nuove lingue da imparare.
I vantaggi per il lavoro
Sono numerosi i vantaggi che i giovani possono sperimentare grazie all’Erasmus in Europa. Le prospettive per i giovani studenti che si dirigono verso un Paese estero per studiare e fare nuove esperienze di vita sono molto positive, anche nel settore lavorativo.
Secondo le ultime ricerche effettuate in tutto il continente, chi viaggia all’estero per il programma Erasmus ha maggiori possibilità di trovare un impiego lavorativo anche per quanto riguarda il settore manageriale. Ma non si tratta solo dell’istruzione, che viene potenziata grazie alla possibilità di frequentare un’altra università all’estero.
Infatti si tiene sempre più in considerazione l’aspetto pratico della vita quotidiana, che permette allo studente di confrontarsi con nuove abitudini di vita e con diversi obiettivi rispetto a quelli che aveva in Italia. Insomma, anche la semplice gestione del budget, che deve essere effettuata dallo studente in piena consapevolezza e senza aiuti da parte di altre persone, può essere un punto di forza nelle possibilità di diventare autonomi e di trovare un nuovo lavoro.
In base alle ricerche svolte in Europa, il 31% di chi effettua l’Erasmus avrebbe maggiori possibilità di diventare un manager rispetto ad una percentuale corrispondente al 25% di chi non ha provato questa esperienza di studio e di vita all’estero.
Sembra infatti che i datori di lavoro abbiano una maggiore fiducia nei confronti di chi effettua l’Erasmus in Europa, visto che a questi dipendenti vengono affidate maggiori responsabilità, solo per il fatto che hanno effettuato un’esperienza in un altro Paese dell’Europa.
L’importanza di imparare una lingua straniera
Ma le opportunità sono davvero tante. Infatti vivere in un altro Paese significa anche imparare una nuova lingua, con tutti i vantaggi del caso. Chi vive all’estero per il periodo dell’Erasmus, infatti, non può non imparare al meglio la lingua del Paese che lo ospita, anche perché si confronta tutti i giorni con una realtà diversa, come quella universitaria.
Imparare una nuova lingua è sicuramente qualcosa di positivo che permette di arricchire il curriculum personale. E poi può risultare davvero utile, non solo per arricchire il bagaglio delle conoscenze, ma anche per viaggiare, per fare sport o semplicemente per la cultura personale e per sperimentare nuovi modi di intrattenimento.
Migliorano le competenze, quindi, e si possono sfruttare le nuove lingue imparate, come il tedesco, l’inglese o il francese, per comunicare con altre persone, senza confini. Naturalmente la conoscenza di una lingua straniera rappresenta una carta in più da giocare nelle esperienze lavorative.
Sono sempre di più i datori di lavoro che tengono conto della conoscenza di una lingua straniera per assegnare un posto di lavoro ad un candidato. L’esperienza dell’Erasmus può essere inserita all’interno del curriculum personale, con tanti vantaggi pratici.
Da quando è nato, il progetto Erasmus ha riscosso sempre un grande successo, attraversando numerosi cambiamenti nel corso degli anni. La nascita del programma in questione risale al 1987 e una delle novità è stata introdotta nel 2014, quando il progetto ha cambiato il nome in Erasmus+.